15-12-2014
Etichettatura dei prodotti agroalimentari
Dal 13 dicembre sono in vigore le nuove regole sull’etichettatura, grazie all’applicazione del regolamento comunitario 1169/2011, che uniforma in tutti i Paesi dell’Unione europea le informazioni chiave sulla composizione del prodotto acquistato. Una rivoluzione soft, che nasce nel 2011 con l’adozione del provvedimento da parte del Consiglio e del Parlamento europeo e che, almeno nelle finalità, rende le etichette dei prodotti agroalimentari (bevande comprese) più leggibili e trasparenti. Un baluardo anche contro le contraffazioni. Il commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha annunciato che “da sabato 13 dicembre i cittadini europei vedranno i risultati di anni di lavoro per migliorare le regole di etichettatura delle derrate alimentari`. Un passo in avanti, per Andriukaitis. “Le nuove regole – ha spiegato - porranno il consumatore in primo piano e forniranno informazioni più chiare ai cittadini in una maniera che è gestibile per le imprese”. Innanzitutto, i caratteri dell’etichetta dovranno essere obbligatoriamente “ben visibili”. E la grandezza dovrà essere definita in base alle dimensioni della confezione. Sarà assicurata attenzione anche alla presenza di sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze, ma anche l’indicazione del tipo di oli e grassi utilizzati, la data di congelamento e le informazioni sullo stato fisico degli ingredienti utilizzati. Alcuni esempi? La presenza di glutine dovrà essere segnalata, così come la frutta a guscio o l’olio di palma, e persino il termine “latte” non potrà più essere utilizzato se nel prodotto concorre la presenza di latte in polvere o proteine del latte. Le indicazioni dovranno essere scritte con caratteri più grandi e con una dimensione minima di 1,2 millimetri (0,9 nel caso di confezioni piccole). Sarà obbligatorio indicare, oltre al nome, l’indirizzo del responsabile dell’alimento, cioè l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto. Le sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze dovranno essere indicate con maggiore evidenza rispetto alle altre informazioni, sottolineandole o mettendole in grassetto nella lista degli ingredienti. Soggetti all’obbligo saranno anche i ristoranti e le attività di somministrazione di alimenti e bevande, che dovranno comunicare gli allergeni. Stop anche alla definizione generica di oli vegetali o grassi vegetali, perché da domani andrà specificato il tipo di olio o di grasso utilizzato. Necessaria anche una maggiore trasparenza dei metodi di lavorazione. Questo vuol dire che dovranno essere indicati i trattamenti subiti dal prodotto o anche dall’ingrediente. In caso di carne e pesce congelato e di preparazioni non lavorate, dovrà essere indicata la data di congelamento e, nel caso di alimenti congelati prima della vendita e venduti decongelati, la denominazione di prodotto “decongelato”. In caso di sostituzione di un ingrediente normalmente utilizzato con un altro, ad esempio i sostituti del formaggio, l’ingrediente succedaneo impiegato va specificato accanto al nome del prodotto. Allerta anche per la caffeina. Per proteggere i bambini e le donne in gravidanza e in allattamento sono previste particolari avvertenze per determinati alimenti contenenti caffeina, come gli energy drink. Quanto alla data di scadenza, sarà obbligatorio riportarla anche su ogni singola porzione preconfezionata (in caso di monoporzioni) e non più solo su quella esterna. Fonte: AgroNotizie