26-09-2014
L`olio con la carta d`identità: nasce il progetto `Extravergine 916`
ROMA - Dall`oliva alla bottiglia, seguendo passo passo tutto il percorso di produzione dell`olio extravergine a qualità certificata. Contro il far west delle contraffazioni alimentari, nasce `Extravergine 916` (perchè 916 è il peso specifico dell`olio extravergine d`oliva, in sigla Oevo). Il progetto, promosso da Assofrantoi (aderente a Confagricoltura), ha lo scopo di proporre ai consumatori una selezione dei migliori oli extra vergini italiani, muniti di `carta d’identità` e venduti esclusivamente online su un`apposito sito internet. Gli esperti di L’Extravergine 916, dopo un’attenta analisi, scelgono con cura i frantoi, seguendo tutti i processi produttivi e verificando il rispetto dei vari parametri di eccellenza. Ogni varietà di oliva ha un proprio preciso profilo sensoriale, la cui composizione e il gusto dipendono molto dal terreno, dalla sua qualità, dal clima, ma anche dalle tecniche di raccolta delle olive, dalla loro lavorazione e conservazione, oltre che dal loro imbottigliamento. In un olio extravergine di vera qualità tutte queste fasi devono essere rese trasparenti, tenendo traccia dei vari passaggi che portano l’oliva dal moggio direttamente alla tavola. Per risalire a tali informazioni, i diversi oli selezionati da L’Extravergine 916 hanno uno specifico `Cdif Oevo`, ovvero la propria `carta d’identità del frantoio`, (progetto finanziato dall’Unione Europea), una sorta di documento di riconoscimento che accompagna ogni bottiglia e ne racconta la storia. La promessa di 916, come già accennato, è quella di garantire l’intera filiera: dall’olivicoltore alla tavola. La numerazione delle etichette permette, attraverso un codice univoco, di ripercorrere il percorso dell’olio extravergine passo dopo passo, trasformando la tracciabilità in uno strumento concreto per la tutela del consumatore.