10-11-2014
I droni aiutano l`agricoltura dal cielo
I droni, cioè i mini-aerei robot inventati per scopi militari (ma che ora stanno dilagando in tutti i settori), si candidano a dare una mano anche a chi lavora nei campi. I possibili utilizzi sono stati esplorati nel convegno «Droni in agricoltura: applicazioni, risultati, vantaggi» in occasione dell’evento Dronitaly il 24 e il 25 ottobre a Milano (www.dronitaly.it). È il Prof. Tommaso Maggiore, accademico georgofilo già ordinario di Agronomia Generale e Coltivazioni Erbacee all’Università di Milano, a introdurre i prossimi scenari delle professioni legate alla terra: «In futuro tutta l’agricoltura sarà di precisione, ovvero “site specific”: un’agricoltura che grazie alle migliori tecnologie garantisce un notevole risparmio sui costi dell’attività e anche un minor impatto sull’ambiente. E i droni sono l’ago della bilancia, visto che ogni singolo appezzamento potrà essere studiato e controllato in tempo reale e venire trattato di conseguenza con la sensoristica in HD imbarcata dai Sapr - Sistemi aerei a pilotaggio remoto - nome tecnico dei droni. Si potrà limitare l’azione solo dove serve, visto che le trattrici sono in grado di ricevere con tecnologia Gps la mappa della rilevazione appena effettuata dal drone». L’utilizzo dei droni in agricoltura non avrà limiti. Sono validi per ogni di tipo di coltura e per tutte le aziende agricole. Per ora nelle culture erbacee funziona meglio che in quelle arboree, ma è un problema che verrà presto risolto. Il drone diventerà prezioso nella lotta alle infestanti: nelle culture del mais nel Mantovano i coltivatori hanno usato un quadricottero “unmanned” per spargere site specific capsule con ovature di imenottero, un parassita che si nutre delle uova della piralide, altro parassita che affligge gravemente questa coltura. L’operazione è stata rapida e micro-invasiva per l’ambiente, con costi ridotti e senza problematiche legate alle condizioni meteo. Da: Lastampa.it