27-04-2015
Netafim, irrigazione a goccia, i vantaggi su patata e cipolla.
Da decenni Netafim propone l’applicazione dell’irrigazione a goccia su patata e cipolla, riscuotendo grande successo anche dove questi alimenti rappresentano un importante supporto alimentare per la popolazione, in quanto risorsa alimentare primaria. L`irrigazione a goccia, oltre a incrementare le rese, previene la spaccatura del tubero e le malformazioni, garantendo peso maggiore e una migliore omogeneità di calibro: parametro qualitativo che gioca un ruolo chiave nella determinazione del prezzo sul mercato del consumo fresco per entrambe le colture. Gli effetti più evidenti a livello qualitativo dell`impiego di un sistema di irrigazione a goccia, si hanno proprio sulla patata nella fase di ingrossamento del tubero, che potremmo definire di massimo sviluppo. È in questa fase, infatti, che la disponibilità idrica permette alla pianta di accumulare in modo ottimale le sostanze di riserva e, di conseguenza, aumentare la possibilità che la produzione ricada nella categorie merceologiche a maggiore redditività. L’irrigazione è, a tutti gli effetti, un fattore chiave della gestione agronomica della coltura da tubero. I prodotti consigliati da Netafim, per l’irrigazione a goccia della patata, sono le ali gocciolanti DripNet AS, Python e Streamline, posizionate sul colmo, affiancate alla pianta e talvolta rincalzate alla sarchiatura. Le distanze tra i gocciolatori variano, in accordo alle caratteristiche del terreno, tra 50 e 30 centimetri, con portate da 0,6 a 1 litro/ora. I risultati mostrano che, con maggiore sostanza secca, il contenuto in zuccheri riduttori non varia per effetto degli apporti irrigui in nessuna fase, all`interno di uno spazio temporale di conservazione pari a 16 settimane; se a ciò si aggiunge il positivo effetto sulla pezzatura e sull’omogeneità di calibro, ecco che l`irrigazione, quella a goccia nello specifico, si conferma come pratica colturale in grado di migliorare concretamente il prodotto. Per quanto riguarda l`irrigazione della cipolla, la tecnica da privilegiare in questo caso è senz’altro la goccia con ala posizionata in superficie, ogni due file di cipolle; oppure in subirrigazione laddove i terreni e i mezzi aziendali lo permettano. La tecnica proposta è molto semplice: si tratta di posizionare un’ala gocciolante in media ogni due file, così da sfruttare al massimo la capacità della goccia di allargare la striscia bagnata. Lo stesso concetto vale in subirrigazione, dove praticamente si trasla alla profondità desiderata (20/25 centimetri a seconda dei suoli) l’ala gocciolante, così da raggiungere gli apparati radicali in modo ancora più localizzato. Per la subirrigazione, la distanza tra le ali gocciolanti interrate dipende dalla larghezza dei letti di semina e dalle caratteristiche del terreno. Si tratta di una tecnica spesso applicata con alte densità di semina o con numero di file per letto dispari, ma anche in caso di raggruppamenti che impediscono la collocazione della consueta ala ogni due file. Le distanze tra i gocciolatori e le portate degli stessi, cambiano in funzione delle caratteristiche del terreno e delle densità di semina, pur rientrando, in ogni caso, nel range compreso tra 30 e 40 centimetri, con portate di 0,6 e 2 litri per ora, applicati su ali gocciolanti del medesimo tipo delle installazioni per patata.