27-04-2015
L’80% dei consumatori vorrebbe poter scegliere di mangiare italiano: i risultati della consultazione del Ministero delle Politiche Agricole.
Volendo allinearsi ai principi generali dell’Unione europea, dove la condivisione dei contenuti delle decisioni pubbliche costituisce da tempo una prassi consolidata, il Ministero delle politiche agricole ha organizzato una consultazione pubblica sulla tracciabilità dei prodotti alimentari, l’indicazione d’origine e la trasparenza delle informazioni in etichetta, a cui hanno partecipato 26.500 persone. Oltre il 96% dei consumatori ha dichiarato che è molto importante che sull’etichetta sia scritta in modo chiaro e leggibile l’origine dell’alimento e per l’84% è fondamentale l’indicazione del luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione. Al momento dell’acquisto, per l’80% è decisivo che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e sia trasformato in Italia, il 54% controlla che sia tipico, il 45% verifica anche la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per il 30% conta che il prodotto sia biologico. Per nove consumatori su dieci è importante conoscere l’origine per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, mentre per il 70% è utile per questione etiche, come il rispetto delle normative sul lavoro. Quasi 22mila persone (82%) hanno dichiarato di essere disposte a spendere di più pur di avere la certezza dell’origine e provenienza italiana del prodotto, con quasi la metà pronta a pagare dal 5 al 20% in più. Di Beniamino Bonardi; da ilfattoalimentare.it