10-11-2015
Vino. Export italiano vola verso quota 5,5 miliardi.
Domenico Zonin (UIV): `Si rafforza il valore del vino italiano sui mercati internazionali`. Ezio Castiglione (Ismea): `La Cina torna a crescere, bene USA Regno Unito e Giappone, male la Russia a causa della recessione`. `Dall`analisi dei dati Istat che abbiamo appena elaborato, stimiamo che l`obiettivo dei 5,5 miliardi di valore dell`export vinicolo nel 2016 sia ormai a portata di mano`. Con queste parole Domenico Zonin, presidente dell`Unione Italiana Vini, commentai dati Istat sull`export del vino italiano nei primi sette mesi dell`anno (gen - lug 2015) appena pubblicati dall`Istituto di Statistica, in base ai quali le vendite all`estero segnano in valore una crescita del 6,1%, con punte di oltre l`8% delle Dop. `Si conferma la crescita delle nostre esportazioni ormai stabilizzate sopra il +6% - spiega Ezio Castiglione Presidente diISMEA - che potranno ulteriormente accelerare a fine anno, considerando il prevedibile sprint degli spumanti nel periodo di Natale`. `A trainare il segno positivo delle nostre esportazioni vinicole sono i dati in crescita che arrivano da mercati importanti quali gli USA, Regno Unito e Giappone - commenta ancora Ezio Castiglione - aiutati da una inaspettata e confortante ripresa del mercato cinese che compensa in parte il crollo dell`esportazioni verso la Russia, legato a una situazione di grave difficoltà economica del Paese`. `Continua in parallelo la flessione dei volumi che ha fatto registrare un -3,1%, ma non per le Dop che crescono del 5% -prosegue Domenico Zonin. Un dato sul quale dovremo lavorare nei prossimi mesi, forti anche di una vendemmia eccellente come quella che abbiamo appena concluso`. `Per quanto riguarda il Giappone - aggiunge Zonin - si conferma un mercato strategico per il vino italiano dove il nostro export è però messo in pericolo dal protrarsi delle trattative bilaterali di libero scambio con la Ue a fronte dell`accordo raggiunto tra gli USA e i paesi dell`area del Pacifico (TPP - Trans Pacific Partnership) che faciliterà gli scambi di vino tra alcuni importanti competitori come USA, Cile, Australia e Nuova Zelanda proprio verso il mercato nipponico`. `La buona remunerazione all`export del nostro vino specie nel segmento Dop e Igp - conclude Castiglione - conferma una strategia produttiva del `Sistema Paese` ormai orientata stabilmente sulla territorialità e quindi su prodotti ad elevato valore aggiunto Fonte: ISMEA